Giorno 22
Da Policastro a Sanza
PILLOLA 22
Dopo 6 giorni a Parigi tornai a Milano per iniziare il secondo ciclo di terapie.
Letto 35. C’era anche Mario ma questa volta non eravamo nella stessa stanza. La mattina passavo a trovarlo io, dopo pranzo passava lui. Ogni tanto ci incontravamo nel corridoio nelle passeggiate in compagnia della flebo.
Spesso le passeggiate finivano nella sala per le visite, dove c’era una piccola biblioteca. Mi fermavo lì e guardavo fuori dalla finestra e pensavo come il mondo correva mentre io ero lì, fermo.
Alla fine del corridoio c’era l’accesso al giardino sul tetto. Uno spazio verde nella jungla di cemento milanese riservata ai pazienti oncologici.
Eravamo seduti, io e Mario, sulla panchina sotto il pergolato all’ingresso del giardino. Mario commentava il mio nuovo aspetto. Senza capelli, senza barba, viso gonfio.
Salii sulla panchina e presi uno degli ultimi grappoli d’uva e lo divisi con lui.
“Non dovrei essere qui” gli dissi.
“Nessuno dovrebbe essere qui, ma ormai siamo in ballo non possiamo far altro che ballare”, mi rispose.
“Ora smettila di lamentarti e prendi un altro grappolo d’uva”.
Questo diario non ripercorrerà solo i chilometri percorsi in bici ma illustrerà in pillole la storia della mia malattia.
Dal mare alla montagna: con la tappa di oggi ho salutato la costa per dirigermi verso l’entroterra.
La giornata è iniziata presto lasciando Policastro alle 7:00 alla volta di Sapri: 10 km pianeggianti costeggiando il mare.
Giunto alla città della Spigolatrice è iniziata la salita verso Torraca. Appena 6 km ma con un dislivello di quasi 500 m.
È stata dura ma la vista da su era spettacolare.
Dopo pochi km sono arrivato a Tortorella, un bellissimo borgo nell’entroterra, con una piccola piazza vista mare.
Da qui è iniziata una piacevole discesa verso Casaletto Spartano dove sono stato accolto dalla gentilissima Sindaca Concetta Amato che mi ha accompagnato alla bellissima Oasi dei Capelli di Venere.
Dopo una breve pausa ho proseguito verso Caselle in Pittari dove ho incontrato i miei amici Francesco, Max e Greta con cui ho pranzato e abbiamo passato insieme qualche ora tra cibo e risate.
Anche oggi non è mancata la pioggia che per fortuna è stata breve e leggera.
Percorrendo per 15 km la vecchia statale 517, praticamente deserta, ho raggiunto Sanza dove sono stato accolto da alcuni componenti del consiglio comunale, il vicesindaco Antonio Lettieri e Angelo Marotta assessore al turismo.
Casa è praticamente a due passi ma domani ci sarà la sfida più dura: la scalata del Cervati.
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Gambe, cuore e sudore per la ricerca!
A domani!