Giorno 21
Da Palinuro a Policastro
PILLOLA 21
Il sedicesimo giorno tornai in ospedale per il secondo richiamo del primo ciclo. Un paio d’ore di terapia, un paio d’ore di quiete prima che gli effetti si presentassero e diverse ore a sperare che tutto finisse quanto prima.
Concluse le terapie del primo ciclo avevo 6 giorni prima di iniziare il secondo, così decisi di tornare in Francia per continuare a lavorare.
Arrivato a Parigi, mentre ero in bagno, guardandomi allo specchio notai uno spazio vuoto nella mia folta barba. Ci passai su le dita e i peli caddero senza opporre la minima resistenza, lasciando la mia guancia sinistra completamente scoperta.
Poi passai ai capelli. Anche questi vennero via con facilità. Così decisi di non aspettare oltre e presi la macchinetta per rasarmi completamente.
Ora la malattia non era solo dentro di me, era anche visibile dall’esterno.
Mi affacciai alla mia finestra con la splendida vista su Parigi, ma quella sera le luci della città avevano un’intensità diversa.
Questo diario non ripercorrerà solo i chilometri percorsi in bici ma illustrerà in pillole la storia della mia malattia.
Oggi la sveglia è suonata presto, non per pedalare ma per un bel bagno mattutino nelle acque di Palinuro.
Dopo la nuotata e il classico rito preparatorio mi sono diretto verso la statua di Palinuro, il Nocchiero di Enea: qui ho incontrato Dario Coppola che mi ha raccontato la storia di Palinuro, e dopo la colazione sono partito alla volta di Camerota.
La strada, leggermente trafficata per il periodo, è stata abbastanza agevole fino a Marina di Camerota.
Lì è iniziata una bella salita ricca di tornanti fino a Lentiscosa. Purtroppo non è finita lì e fino a San Giovanni a Piro è stata tutta salita.
Finalmente discesa fino a Scario dove mi sono fermato a pranzo al ristorante “U Zifaro”.
La sosta è stata leggermente lunga, infatti a metà degli ultimi 4 km mi sono trovato in mezzo a un forte temporale, e mentre vento e grandine mi colpivano in faccia sono arrivato a Policastro dove sono stato gentilmente ospitato dalla famiglia La Terza che ha seguito il mio viaggio sin dal primo giorno.
Domani prenderò l’ultimo giorno di riposo prima delle ultime due tappe.
Ormai casa è a due passi.
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Gambe, cuore e sudore per la ricerca!
A domani!