Giorno 18
Da Teano a Benevento
PILLOLA 18
Dopo la notizia, la dottoressa specificò che ovviamente era una mia scelta se voler iniziare la terapia o meno. Ma avevo davvero scelta? Cosa sceglieresti tra lottare per la vita e morire?
Mi spiegò come sarebbe avvenuta, in che modalità, quali farmaci mi avrebbero dato, quali sarebbero stati gli effetti sul mio corpo.
Avrei dovuto fare almeno 3 cicli, ognuno da 21 giorni per un totale di più di due mesi.
In quel momento capii che non avrei potuto continuare il mio stage in Francia. Così anche l’ultima tessera di un disastroso domino che era stato il mio 2019, cadde rovinosamente frantumandosi davanti ai miei occhi.
Non riuscii a trattenere le mie emozioni e piansi.
Dopo qualche minuto dentro di me qualcosa provò a reagire e chiesi alla dottoressa che possibilità c’era di iniziare le cure in Francia. “Si potrebbe”, mi rispose.
Mi bastò questo per prendere le mie cose e tornare a Parigi, dove avrei incontrato un dottore all’Istituto Gustave Roussy, il più grande centro di cure tumorali di Francia.
Solo quando mi trovai alle porte della struttura, a sud di Parigi, dopo aver preso 3 linee di metro e camminato per 30 minuti, mi resi conto di quanto fosse folle e irrazionale la mia idea. Ero solo, e non sapevo a cosa stavo andando incontro.
Tornai a casa, nell’appartamento di Place dês Fêtes, presi due cose per riempire uno zaino, pagai il mese in anticipo alla proprietaria di casa, guardai fuori dalla finestra, fissai la Tour Eiffel e pensai: “Ci vediamo presto…”
Questo diario non ripercorrerà solo i chilometri percorsi in bici ma illustrerà in pillole la storia della mia malattia.
Oggi, 22esimo giorno di viaggio, 18esimo di pedalata.
Il corpo è stanco e non vuole saperne di alzarsi, ma la testa non molla, insiste, e alla fine mi alzo, indosso le scarpe, il fondello e in sella alla bici parto alla volta di Benevento.
La strada inizia subito in salita ma al mattino, con il fresco, non è un problema.
Dopo questo primo tratto impegnativo, ho imboccato la SS372. Essendo domenica la mia corsia era quasi deserta: tutti andavano nella direzione opposta, verso il mare. Dopo una ventina di km di pianura sono arrivato a Telese, dove mi sono riposato un po’ nel parco adiacente alle terme.
Dopo il break sono ripartito per affrontare gli ultimi 30 km, sperando di continuare in pianura. Purtroppo non è stato così!
Da Telese in poi ho proseguito lungo la SP108, una strada provinciale molto tranquilla ma ricca sali e scendi che rendono gli ultimi 15 km abbastanza impegnativi.
Entrato nella città delle Streghe, dopo una sosta all’Arco di Traiano, ho raggiunto la Basilica Santa Maria delle Grazie dove mi attendeva l’amico Pasquale Pisaniello, che mi ha accolto e mostrato la strada da prendere domani per completare il mio viaggio.
Domani salirò prima verso l’Irpinia per poi scendere verso il mare di Salerno
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Gambe, cuore e sudore per la ricerca!
A domani!